La settimana scorsa l’annuncio della moneta fiscale parallela, oggi quello della banca pubblica per rilanciare le imprese: ”La proposta dei grillini: una banca pubblica per sostenere le imprese”. Mi sembra che il M5S stia finalmente reagendo ai VIRUS BENEFICI!

Il 28 Febbraio 2015 come IASSEM depositammo un parere alla Corte dei Conti sollecitando la piena conversione della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) in una banca pubblica sul modello della KfW tedesca, appellandoci al Comma II dell’art 123 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TUE) che consente esplicitamente a banche di proprietà pubblica di accedere ai finanziamenti della la BCE che oggi avvengono a tasso zero.

Più di recente, a Gennaio di quest’anno, ho pubblicato un articolo dal titolo “Una banca pubblica per rilanciare il Paese” riattualizzando la ricerca per la Corte dei Conti ed ampliando l’intervento della CDP anche alle partecipazioni industriali di natura strategica, con riferimento agli articoli 41 e 42 della Costituzione.

visur benefici

La combinazione tra banca pubblica e moneta fiscale parallela è particolarmente efficace al punto da rappresentare il pilastro del progetto di lavoro sul quale lo IASSEM ed il gruppo Moneta Fiscale stanno collaborando insieme (Le basi economiche di un new deal italiano).

Sono fiducioso che anche la LEGA+FLI si posizioneranno presto a favore di interventi urgenti che oltre a risolvere problemi contingenti di famiglie ed imprese italiane pongono anche le basi per una uscita ordinata e non-emotiva dalla morsa dell’attuale Euro-sistema.

Ho citato M5S, Lega e FLI ma proprio ieri ho pubblicato un post di elogio all’On Paglia (SI) per una proposta di legge sulla gestione popolare delle sofferenze bancarie. Dunque, il mio auspicio è che forze politiche diverse ma unite dalla consapevolezza di una emergenza nazionale convergano su una piattaforma di lavoro comune. Poi, una volta liberato il Paese e ripristinati i principi di sovranità popolare, torneremo a ragionare di temi potenzialmente divisivi ma pur sempre importanti.

Ho citato alcune forze politiche ma vorrei prevenire commenti sommari sulle stesse ricordando che personalmente non ho MAI aderito ad alcuno dei partiti o movimenti esistenti, che non l’ho fatto né da simpatizzante né ammiccando all’uno o all’altro.

Al contrario, nelle mie analisi degli ultimi anni (tutte disponibili nel mio blog) sulla struttura del potere moderno ho spesso ribadito che non è da alcun partito o movimento che si innesca alcun processo autenticamente rivoluzionario. Si veda a questo proposito l’articolo “Costruire la sovranità 1/2” del 13 Gennaio 2017 dove affermavo che “tra le fila dei movimenti “sovranisti” continua a serpeggiare un pensiero primitivo secondo cui il sistema può essere disarticolato e battuto convogliando il dissenso all’interno di un partito politico” e che “è evidente che se una via di riscatto è possibile questa passi necessariamente attraverso una vasta azione popolare che produca virus benefici“.

Ho sempre detto, e ribadisco, che solo élite di donne e uomini liberi possono disegnare una nuova idea forza, uno nuovo slancio vitale in grado di infrangere lo status quo, interpretando le esigenze di una comunità politica che faccia quadrato attorno ad essi. In questa corretta gestione del nuovo, una forza politico-parlamentare può farsi portavoce del nuovo mondo che prende forma secondo un chiaro rapporto causa-effetto: la forza parlamentare non innesca nulla, è invece essa stessa innescata da un processo di profondo rinnovamento che deve provenire dalle forze sane e dinamiche della popolazione.

C’è un motore che sta girando, e che continua ad immettere in circolo virus benefici. Diamo forza a questo motore!

Alberto Micalizzi