Tassi alti per lungo tempo e prezzi dell’energia in ascesa

COSA ACCADE
Italia, Germania e Regno Unito, le tre maggiori economie Europee, continuano a riportare tassi di inflazione a due cifre, in Italia persino crescenti (11,8% il 30.11). Perciò BCE e BoE restano determinate a tenere i tassi di interesse alti a lungo.
Questa situazione origina dalle strozzature alla distribuzione di prodotti seguiti ai lockdown aggressivi del 2020-2021. Ma va notato che sebbene le restrizioni siano state rimosse un po’ ovunque da Aprile 2022, l’inflazione continua a crescere, e si mantiene alta alla vigilia di una nuova fase di restrizioni che in Paesi come la Cina sta bloccando decine di milioni di persone.
In questo scenario, nei giorni scorsi Bloomberg ha ammonito che “quasi tutte le regioni del pianeta dovranno affrontare una carenza di gasolio quest’inverno” (vedi grafico sotto).

Le forniture di gasolio USA sono ai minimi dal 2008

COSA ASPETTARCI
Nel 2022 il comparto energetico dell’indice S&P500 ha guadagnato il 70%, mentre tutti gli altri hanno perso, inclusi i comparti “difensivi”.
Dati gli alti tassi di interesse, è assai improbabile che il mercato azionario potrà godere di afflussi netti di denaro, ciò anche in ragione del drenaggio di liquidità in corso da parte delle banche centrali.
In questo contesto, più che ad una crescita degli indici bisogna pensare ad una rotazione settoriale: i settori più colpiti, come trasporti e turismo, recupereranno a scapito di quelli che hanno corso di più, come farmaceutico ed energia. Si tratta di una rotazione che avverrà comunque in un contesto asfittico. Come ha ben chiosato di recente un operatore di Wall Street: “le possibili buone notizie sono già tutte scontate nei prezzi, quelle cattive solo in parte”.