Il 14 Maggio a Napoli completeremo la prima fase del progetto “Attuare la Costituzione” che da Roma a Milano ha visto centinaia di associazioni civiche aderire attorno ad un nuovo progetto di azione sociale diretta a partire dal territorio dei Comuni.

A Napoli porteremo attorno al tavolo giuristi, economisti ed amministratori locali per trovare una sintesi e scrivere un piano operativo d’azione che estenderemo ai principali comuni italiani. Quello di Napoli ha dato la propria disponibilità a fare da laboratorio.

C’è la possibilità di gestire il territorio ed i beni pubblici, di costituire consorzi misti imprese-enti locali, di organizzare eventi sportivi, artistici e culturali, di adottare strumenti di pagamento complementari tra aziende, individui ed enti locali, e persino la possibilità di procedere all’esproprio di beni privati che hanno perduto la funzione sociale. Tutto questo, senza aspettare i tempi della “politica” composta in massima parte da politicanti che hanno scambiato una missione sociale per un lavoro ben retribuito.

Ma faremo anche altro. Intraprenderemo azioni a tutela del made in Italy, di denuncia alla magistratura per la difesa del territorio e dei beni pubblici, cercheremo di ostacolare il nuovo processo di privatizzazioni che sta per iniziare a partire dalla Cassa Depositi e Prestiti e potenzieremo il circuito di diffusione della comunicazione indipendente sotto l’etichetta WAC (web activist community).

Da anni ripeto che i partiti politici non possono innescare alcun cambiamento semmai possono interpretarlo, che nulla di catastrofico sta per succedere, che l’Euro e l’Unione Europea non stanno affatto per implodere anzi godono di ottima salute, che le istituzioni auto-proclamatesi “europee” (UE, BCE, MES etc.) creano liquidità a piacimento e posseggono strumenti ingenti come le agenzie di rating, i media, i fondi speculativi per perpetuare l’appropriazione di risorse dall’economia reale e per dettarne le agende di governo.

Per chi ha compreso tutto questo ed è stanco di aspettare seduto lungo la riva del fiume c’è l’opportunità di prendere parte alla strutturazione di un movimento di consulte popolari presso ciascuno dei principali Comuni italiani, dove inizieremo da subito ad attuare tutti gli strumenti di governo e di sovranità popolare, inclusi quelli simil-monetari, che la Costituzione italiana ed il Testo Unico sugli Enti Locali (TUEL) offrono ai cittadini, in aggiunta ad iniziative economiche e d’impresa auto-gestite che daranno opportunità di impiego e di sviluppo professionale a chi vi prenderà parte oltre a creare valore per l’intero tessuto sociale.

La tappa di Napoli fisserà questi concetti e darà avvio all’organizzazione di tutte le energie sinora raccolte all’interno di un disegno strategico unitario.

Da Napoli partirà la scossa che si organizzerà sul territorio e si darà un programma di lavoro fatto di un mix tra iniziative politiche ed economiche. Così, passo dopo passo, abbiamo intenzione di riprenderci la gestione del territorio e delle attività ad esso legate, liberandole gradualmente dal debito e dall’artificio dell’austerità.

Noi vogliamo interpretare nella maniera più costruttiva possibile il crescente sentimento popolare che vuole causare gli eventi anziché subirli, che sperimenta regole nuove di dinamismo sociale e di organizzazione dell’attività economica. Il tempo è maturo per muoversi. Vi aspetto

Alberto Micalizzi