Lo spettro di una nuova emergenza economica e sociale prende forma nelle curve dei costi attesi dell’energia elettrica e del gas in tutta Europa.
Dove siamo e dove andremo lo vedete dal grafico riportato sotto. E’ il prezzo atteso fra 1 anno dell’energia elettrica per MWh in Francia e Germania. In Francia ha appena superato per la prima volta i €1.000, comportando una decuplicazione (!) rispetto ai prezzi medi degli ultimi 3 anni ed un più che raddoppio rispetto alla prima metà del 2022.
L’Italia segue il prezzo francese. Negli ultimi 20 giorni stiamo pagando attorno a €600/MWh e considerando che siamo ad Agosto, cioè uno dei mesi a più basso consumo dell’anno, non vi è da stupirsi se i prezzi attesi sono in crescita e potrebbero facilmente raddoppiare da qui a fine anno.
Il prezzo del gas è soggetto alla stessa dinamica, ed insieme all’elettricità rappresenta di gran lunga la nuova “pandemia” di cui parleremo nei prossimi mesi. Fate i conti per le prossime bollette. Possiamo aspettarci qualcosa da parte del Governo o dell’Europa? Non credo proprio.
La prima cosa che si poteva fare è difendere il cambio Euro verso resto del mondo, ma l’Euro sta sprofondando nei confronti di tutti, né abbiamo sentito una parola da parte dell’ex-Governatore della BCE sull’urgenza che la banca centrale intervenisse a difesa del cambio.
La seconda cosa che si poteva fare era contrastare la speculazione internazionale sulla distribuzione di gas ed elettricità, ma in Italia l’ENI, che continua ad acquistare gas da Gazprom agli stessi prezzi di sempre, è la prima a speculare utilizzando come prezzo di riferimento per la vendita quelli molto più alti battuti dalla Borsa di Amsterdam, che rappresentano solo una piccola % delle forniture all’Italia.
Volendo, si poteva anche detassare l’importazione ed i consumi di gas ed elettricità in ragione di una situazione di emergenza, ma nessun esponente del Governo ne ha minimamente fatto cenno.
Infine, potevamo assicurarci approvvigionamenti strategici dai partner che storicamente ci riforniscono di gas ed energia, sia come Italia che come Europa. Ma ad alcuni di essi abbiamo mosso guerra, nel senso militare intendo.
Una gestione disastrosa, insomma, senza una visione del mondo, senza politica energetica, senza alcuna considerazione per le esigenze del tessuto economico e delle famiglie.
Questo macigno che incombe sull’economia italiana – già asfittica da 10 anni – è il lascito più importante del Governo “dei migliori”. Ricordiamocelo il 25 Settembre.
Alberto Micalizzi, 28 Agosto 2022
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