Fallisce la seconda borsa più grande al mondo per criptovalute

COSA ACCADE
Il comparto delle criptovalute è di nuovo nei guai. Lo scorso Venerdi FTX, il secondo più grande mercato di scambio delle criptovalute, ha portato i libri in tribunale dichiarando debiti fino a $50 miliardi. Ad Agosto il suo fondatore, Sam Bankman-Fried, era sulla copertina di Fortune con il titolo: “The Next Warren Buffet?”…
Il caso è ora in mano a diverse Procure americane sul sospetto che si sia trattato di una colossale truffa nella quale i soldi degli investitori sarebbero stati utilizzati per operazioni di trading speculativo privato e per coprire perdite di altre società del gruppo FTX anziché per gli scambi di borsa.
Quel che conta è che gli investitori istituzionali staranno alla larga dalle criptovalute fino a quando il caso sarà chiarito, quindi per anni. Con ciò, le quotazioni non avranno supporti importanti e potrebbero scendere a qualsiasi livello di prezzo.

COSA ASPETTARCI
Rimbalzi dei mercati azionari come quello dello scorso Giovedi sono troppo violenti per essere duraturi. In passato, queste situazioni sono spesso state delle parentesi all’interno di cicli ribassisti, che poi hanno ripreso il cammino verso il basso. Molto lascia credere che oggi sia questo il caso.
Del resto, l’inflazione resta molto alta, e i tassi di interesse, seppur non più crescenti, resteranno alti per un certo periodo di tempo così da limitare la crescita economica ed appesantire le borse.
D’altro canto, lo scoppio della bolla cripto potrebbe innescare altri e ben più profondi processi di destabilizzazione del mercato dato che numerose banche sistemiche hanno già esposizioni importanti verso questo settore.
In questo scenario, metalli preziosi e obbligazioni indicizzate restano un’àncora importante.